La bisbetica domata
Orario
Dal 31 agosto al 16 settembre 2018 ore 21.00
Ospitato in
Indirizzo
Informazioni
Parterre (posti in piedi) intero € 10– Ridotto € 8
Palco GOLD: intero € 30 – Ridotto € 27 (settore non disponibile in prevendita)
Palco Centrale Livello 1 e 2: intero € 26 – Ridotto € 23
Palco Centrale Livello 3: intero € 20 – Ridotto € 18
Palco Laterale 1 Livello 1 e 2: intero € 22 – Ridotto € 20
Palco Laterale 2 Livello 2: intero € 16 – Ridotto € 13
Palco Laterale 3 Livello 1 e 2: intero € 14 – Ridotto € 12 (visibilità ridotta)
Palco Laterale 1 Livello 3: intero € 18 – Ridotto € 15
Globe Card, acquistabile al botteghino del Teatro al costo di € 5,00, è valida per tutta la stagione e dà diritto ad una riduzione sul prezzo del biglietto (per ciascun spettacolo in cartellone) variabile da € 3,00 a € 5,00 a seconda del settore prescelto. La Globe Card è nominativa, non cedibile e non cumulabile con altri sconti e/o iniziative particolari promosse dal Teatro.
Oltre a ciò la Globe Card dà diritto ad uno sconto del 20% sui seguenti Teatri: Argentina, India, Villa Torlonia
Contatti
Descrizione
Una nuova versione di LA BISBETICA DOMATA, per la regia di Loredana Scaramella
Il racconto è ambientato in Italia alla fine degli Anni Trenta, alla soglia di un radicale cambiamento del rapporto uomo-donna. In una pensione-ristorante un uomo potente organizza una beffa ai danni di un ubriaco facendogli credere di essere un gran signore. Per farlo si serve della magia del teatro: è una compagnia di artisti di varietà basso che ai suoi ordini interpreta la commedia della lotta fra l’astuto Petruccio e la bisbetica Caterina, tra fuochi d'artificio verbali e musicali. Il gioco di equivoci e sotterfugi da farsa che la trama shakespeariana suggerisce prende i colori del varietà e le ombre del kabarett tedesco, in un clima in cui la finzione sembra toccare punte di verità profonda.
Oltre che esilarante rappresentazione di una guerra tra i sessi, il testo si presenta così come occasione di riflessione sull'esperienza teatrale come specchio amplificante della vita, luogo di esplorazione dei suoi interrogativi nascosti, e si rivela metafora del rapporto fra l'artista e il potere, della reciproca fascinazione, della difficoltà di mantenere viva e libera la propria voce.