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Objects and Sounds

Data: da 25/09/19 a 20/11/19

Orario

Inaugurazione: 24 settembre 2019, ore 19.00
Apertura al pubblico: 25 settembre – 20 novembre 2019
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00; il sabato dalle 16.00 alle 20.00

Descrizione

Prima mostra personale in Italia dell'artista finlandese Jonna Kina, a cura di Manuela Pacella.

Il progetto è patrocinato dall’Ambasciata di Finlandia a Roma ed è stato reso possibile grazie al Project Grant 2019 di Frame Contemporary Art Finland e al sostegno di SKR (Finnish Cultural Foundation) e Arts Promotion Centre Finland (Taike).
Il lavoro di Jonna Kina è caratterizzato da installazioni multimediali che uniscono immagine fotografica e filmica insieme a un forte interesse per l’aspetto sonoro.

Il primo livello di rappresentazione iconografica nelle opere dell’artista ha una forte connotazione stilistica, elegante e pulita. Questa patina quasi iperreale è pronta a denudare il contenuto nel tempo necessario della visione, per renderlo poi riconoscibile attraverso un rapporto di intimità cognitiva e mnemonica con lo spettatore.

Nucleo principale della mostra è Arr. for a Scene, corto girato in 35 mm, i cui protagonisti fanno parte di una categoria artistica che oramai da un secolo agisce di nascosto, per rendere il più veritiera possibile la nostra percezione della realtà cinematografica, ossia i rumoristi, in inglese Foley artists, in omaggio allo statunitense Jack Foley, pioniere degli effetti sonori nel cinema.
Gli oggetti usati dai rumoristi, spesso assurdi e del tutto lontani dal rumore che riproducono (ad esempio dei palloncini gonfiati possono eseguire il tubare dei piccioni), sono oggetto di una serie di fotografie di Kina, datate al 2013, Foley Objects, di cui una selezione è presente in mostra.
Questi oggetti, ritratti tutti allo stesso modo, con una luce omogenea e su fondo bianco, sono abbinati a brevi didascalie che, in una sovversione di linguaggio ancora più moderna di quella di Magritte, rimandano al loro rumore che, nel silenzio di quel ritratto fotografico, scuote in noi non solo sorpresa e sorriso, ma un suono immaginato e riprodotto nella nostra mente.

Questo suono, invece reale in Arr. for a Scene, è dapprima distratto dall’osservazione dei due rumoristi che lo eseguono utilizzando strani e rocamboleschi utensili. La coppia osserva in avanti, verso lo spettatore, ma lo sguardo è rivolto oltre, perché stanno meticolosamente riproducendo in diretta i suoni del film che gli è stato commissionato e che idealmente è di fronte a loro. Il disagio che si prova per questi loro sguardi “assenti” si scioglie quando la nostra memoria, in questo caso collettiva perché cinematografica, riconosce la determinata scena che loro stanno guardando, ossia il celebre assassinio in doccia di Psycho di Hitchcok.

E che il suono sia il protagonista indiscusso della mostra – rumoroso, silente e scultoreo – lo si evince anche dal trittico Score of Arr. for a Scene (2017) in cui Kina, con l’aiuto del compositore Lauri Supponen, ha dato forma visiva su carta a quegli stessi rumori creati dai protagonisti del film. L’esito finale richiama sia i sistemi di notazione usati nella danza barocca sia le sperimentazioni grafiche e visive di Cornelius Cardew nel suo Trattato (1963-1967), confermando l’interesse di Kina nel saper riutilizzare le radici di certa sperimentazione in campo visivo e musicale dando la possibilità a tutti di poterlo ricreare, seppur nel silenzio della nostra mente.
Sono previste attività didattiche che si svolgeranno in collaborazione con RUFA – Rome University of Fine Arts.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 11/09/19 11:07