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Proiezione del documentario “Who will write our history” e "Vittime dimenticate. Disabili, Rom, Omosessuali, Testimoni di Geova e prigionieri di guerra IMI"

Data: 01/02/19

Orario

Venerdì 1 febbraio 2019

ore 10.00 - Proiezione del documentario “Who will write our history”  di Roberta Grossman (USA, 2018, 95’)

ore 16.30 - "Vittime dimenticate. Disabili, Rom, Omosessuali, Testimoni di Geova e prigionieri di guerra IMI"

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via di San Francesco di Sales, 5
Zona: Rione Trastevere (Gianicolo) (Roma centro)

Informazioni

Modalità di partecipazione: Ingresso libero fino a esaurimento posti

Contatti

Descrizione

ore 10.00 - Proiezione del documentario “Who will write our history”  di Roberta Grossman (USA, 2018, 95’) prodotto da Nancy Spielberg e Roberta Grossman, che presenta una ricostruzione storica inedita del Ghetto di Varsavia attraverso il racconto di testimoni diretti.
iniziativa a cura di Biblioteche di Roma in collaborazione con l’UCEI – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane per le scuole.

ore 16.30 - "Vittime dimenticate. Disabili, Rom, Omosessuali, Testimoni di Geova e prigionieri di guerra IMI". Sulle casacche portavano triangoli neri, marrone, rosa o viola: erano gli internati nei lager nazisti, quelli che appartenevano a categorie troppo spesso dimenticate. Il nazismo tentò di sterminare oltre gli ebrei, i disabili, gli zingari, gli omosessuali, i testimoni di Geova e i prigionieri militari IMI. Oggi li ricordiamo.
Partecipano all'incontro: Bianca Cimiotta Lami, Presidente Fiap - Federazione Italiana Associazioni Partigiane; Giorgio Giannini, Presidente Centro Studi Difesa Civile (associazione pacifista-nonviolenta), autore di "Vittime dimenticate"; Annamaria Casavola,  ANEI - Associazione Nazionale ex Internati; Sebastiano F. Secci, Presidente Mario Mieli - Circolo di Cultura Omosessuale; Matteo Schianchi, Scrittore e Ricercatore Università degli Studi Milano-Bicocca.
Interviene Aldo Pavia, Vicepresidente ANED. Sara Modigliani, accompagnata dalla chitarra di Gabriele Modigliani, introduce con un canto dal titolo "La lettera di Chaim". Chaim, un ragazzo di 14 anni rinchiuso nel campo di sterminio di Pustkòw scrive una lettera ai genitori. Chaim lancia una lettera, scritta in yiddish, oltre il filo spinato del campo; fortunatamente viene raccolta e conservata fino alla liberazione. Chaim fu ucciso nel 1944. La lettera viene raccolta nel volume "Lettere dei condannati a morte della Resistenza Europea". La trova Ivan de la Mea e la trasforma in una canzone di grande intensità emotiva.
Iniziativa a cura di FIAP e Circolo G. BOSIO.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 11/01/19 10:13