Indirizzo
Contatti
Orario
L’ingresso al monumento è consentito a gruppi e associazioni, con guida propria, che devono provvedere alla prenotazione allo 060608 (tutti i giorni, ore 9.00-19.00).
Max 20 persone a visita.
Per i singoli visitatori, sempre previa prenotazione allo 060608, sono inoltre possibili visite individuali secondo un calendario specificato nella pagina > Monumenti del territorio
Informazioni
Tariffe:
Intero € 4,00
Ridotto € 3,00
Il pagamento del biglietto avviene in contanti sul posto.
I possessori della MIC card hanno diritto all’ingresso gratuito
Condizioni di gratuità e riduzioni
La prima domenica del mese l'ingresso ai monumenti del territorio è gratuito per tutti.
Nel costo di ingresso non è compresa la visita guidata che deve essere organizzata in autonomia.
INFORMAZIONI PER PRENOTARE E ACCEDERE AL SITO -> Monumenti del territorio
Convenzionato con
Roma Pass: ai possessori della card biglietto ridotto
Prenotazione
Descrizione
I resti architettonici in Via del Nazareno costituiscono il tratto più importante ancora visibile del percorso urbano dell'acquedotto Vergine. Costruito per volere di Agrippa nel 19 a.C., dalla sorgente, localizzata presso il casale di Salone al Km. 10.500 della Via Collatina, l'acquedotto entrava all'interno delle mura urbane all'altezza del Muro Torto e terminava con una mostra monumentale nelle terme di Agrippa. Oggi sono ancora alimentate dal medesimo acquedotto la fontana di Trevi e le fontane di Piazza Navona.
All'altezza dell'attuale Piazza di Spagna l'acquedotto, fino a quel punto sotterraneo, usciva sopraterra e continuava su arcate sopraelevate delle quali sono oggi visibili, oltre ai resti di Via del Nazareno, quelli in Via del Bufalo. Il tratto in Via del Nazareno è costituito da un fornice, costruito per volere di Claudio nel 46 a.C. a cavallo di un'antica strada della regio VII: i pilastri e l'arcata sono costituiti da un elemento a bugnato realizzato con grossi blocchi di peperino mentre la cornice, ormai perduta, doveva essere di travertino. L'iscrizione dedicatoria, che attribuisce a Claudio i lavori di costruzione, è ancora oggi ben visibile su ambedue i lati della struttura.
Quando l'imperatore Adriano restaurò l'intero percorso dell'acquedotto, l'arcata del Nazareno venne rinforzata con un rivestimento in muratura ed ancora, in epoca più tarda, il condotto venne rialzato di oltre 1 metro rispetto al piano originario.