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Educare alle mostre, educare alla città - Le parole e la storia: verità nascoste a Roma

Data: 20/11/18

Orario

20 novembre 2018 ore 16.00

La data dell' appuntamento potrebbe subire variazioni, si prega di controllare il sito nei giorni precedenti la visita.

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Piazza di Sant'Egidio, 1/b
Zona: Rione Trastevere (Gianicolo) (Roma centro)
Il Museo è accessibile ai disabili da Piazza Sant'Egidio, 1. Telefonare allo 06 5897123 per avvertire il personale.

Informazioni

info al numero 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00)

Modalità di partecipazione: Prenotazione obbligatoria

Contatti

Descrizione

Incontro sul tema "Le parole e la storia: verità nascoste a Roma"
A cura di Ada De Pirro, Federico Mussano e Marcello Teodonio​

#educaRoma

Ave! Tre lettere bastavano per un saluto nell’antica Roma ma Cicerone talvolta ricorreva a sei parole («mitto tibi navem prora puppique carentem») per accomiatarsi: un enigmista moderno definirebbe “scarto di estremi” il gioco di parole per ricavare ave da navem ... ma non tutti i giochi di parole furono graditi ai personaggi famosi della storia di Roma laddove anche la pietra parlava. Pasquino (in compagnia di Marforio, tra bisensi e anagrammi era però Pasquino a primeggiare) motteggiava salacemente e frate Mainardi voleva distruggere la statua di Parione ma Benedetto XIV lo fulminò con una sciarada «Mai n’ardì alcuno di farlo e vorrebbe farlo Mainardi?». Tra poeti – Belli ma anche Keats – e papi (... e papi-poeti, da Pio IX che compone sciarade mentre Porta Pia crolla a Leone XIII), tra artisti (Bramante, Michelangelo, Piranesi) e vignettisti satirici che fecero dell’illustrazione un’arte (il Redenti del Fischietto e Attalo del Marc’Aurelio) si snoda il percorso – storico, enigmistico, grafico, emozionale – di Roma enigmistica (MMC Edizioni, 2018).

Ada De Pirro: storica dell’arte, laureata e addottorata presso La Sapienza, si occupa prevalentemente di opere verbo visive. Ha studiato la serie dei Rebus di Tano Festa e le varie forme di giochi linguistici presenti nelle opere di Gastone Novelli. Ha curato con Antonella Sbrilli la mostra Ah, che rebus! Cinque secoli di enigmi fra arte e gioco in Italia, presso l’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma. Scrive per riviste e cataloghi.

Federico Mussano: ingegnere per professione ed enigmista con la passione della storia, la storia di Roma in particolare. La collaborazione con varie riviste (tra cui Focus Storia, Leggere:tutti e Leonardo, trimestrale dell’Associazione Rebussistica Italiana) ha portato a esplorare il mondo del gioco di parole (acrostici, palindromi, sciarade) lontano dall’Urbe e in epoche diverse – bisensi di fiamminghi e nell’araldica inglese, anagrammi in miniature del ‘400 – senza però mai dimenticare l’unicità di Roma nell’offrire una varietà di giochi di parole dagli imperatori alle pasquinate sui papi.

Marcello Teodonio: è presidente del Centro Studi “Giuseppe Gioachino Belli”, segretario scientifico del Comitato Nazionale delle Opere di Giuseppe Gioachino Belli, titolare delle cattedre di Letteratura italiana presso la Fondazione Besso di Roma e di Letteratura romanesca presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

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