Non è Francesca - Storie di ordinaria contraddizione
Orario
dal 20 al 22 marzo 2020
20 e 21 marzo 2020 - ore 21.00
22 marzo 2020 - ore 18.00
Ospitato in
Indirizzo
Informazioni
ridotto: over 65 e studenti under 26
per i possessori della Vip Card apertivo incluso nel prezzo
dalle ore 20.00 alle ore 20.45 il Venerdì e Sabato e a fine spettacolo la Domenica
Venerdì e Sabato cena e spettacolo a € 30.00
dalle ore 20.00 al Matò Bistrot dalle ore 20.00 al Matò Bistrot – solo su prenotazione telefonica o Whatsapp
Contatti
Descrizione
Non è Francesca - Storie di ordinaria contraddizione
con Francesca Puglisi
di Francesca Puglisi, Laura Pozone e Riccardo Piferi
regia Lucia Vasini
Quante contraddizioni vivono in ognuno di noi? Le conosciamo? Le accettiamo? Sappiamo gestirle?
Francesca, donna contemporanea, femminista del nuovo millennio, può cucinare, pulire e stirare le camice del proprio uomo senza sentirsi immediatamente catapultata nel Medioevo? E mentre rassetta casa, può passare in rassegna tutti i santi del calendario o può anche sorridere? Può insegnare a sua figlia come conquistare il mondo mentre abbina i calzini spaiati di tutta la famiglia? Ma soprattutto può dirsi realmente appagata e fiera di sé nonostante da una settimana non pubblichi nulla sui social? Neanche la foto in costume dell’ultima vacanza?!
Questi e altri dilemmi assillano la protagonista che prova a rispondere, confessandoci le sue contraddizioni, anche le più intime, dolorose e comiche allo stesso tempo.
Incoerenze che sono un’occasione continua per scontrarsi con questa nostra “Società Instagram” che ci vuole eternamente connessi, sempre perfetti e mascherati. Ne usciremo vivi? Forse sì: con l’autenticità, il disordine e la sciatteria. Non è la bellezza che salverà il mondo, no, è il caos, la diversità. Lo spettacolo è un inno alla consapevolezza di sé, all’amore per la diversità e per le sfumature, proprie e quelle degli altri.
Dopo il successo di "Ccà nisciuno è fisso", lo spettacolo in cui si dichiara totalmente precaria, Francesca, con questo secondo lavoro, ci confessa che questa sua precarietà è fatta di continue, dolorose e comiche contraddizioni.