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Data: 16/11/19

Orario

Sabato 16 novembre 2019 ore 17.30

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Piazzale Aldo Moro, 5
Zona: Quartiere Tiburtino (Roma est)

Informazioni

BIGLIETTI ridotti:
- Speciale giovani Under 30 € 8 / Under 18 € 5
- Speciale famiglie: riduzione per 2 genitori € 10 e bambini under 14 € 5
- 4 concerti "MusicaPourParler" biglietto unico € 5 – Scuole € 3

BIGLIETTI interi:
- I settore € 27
- II settore € 23
- III settore € 18
Al prezzo dei biglietti sarà applicato il diritto di prevendita.

PREVENDITA:
- IUC (biglietti interi e ridotti)
Lungotevere Flaminio, 50 (lun-merc-giov-ven 10-13 /14-17 info: 06 3610051/2)
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it
- Rivendite abituali (biglietti interi) circuiti VivaTicket, Box Office Lazio
- Orbis Servizi (biglietti interi) P.zza Esquilino, 37 - dal lun. al sab. 9.30-13 | 16-19.30
- Telefonicamente con carta di credito IUC 06 3610051-2
- Online www.concertiiuc.it - www.vivaticket.it
- su www.boxofficelazio.it anche con Bonus Cultura
- Botteghino Aula Magna della Sapienza (da un’ora prima del concerto) P.le A. Moro 5 - Città Universitaria, Palazzo del Rettorato

Contatti

Descrizione

Intorno alla Cappella Sistina
The Tallis Scholars
Peter Phillips direttore

Palestrina  Missa Assumpta est Maria (Kyrie)
Morales  Regina caeli
Palestrina  Missa Ecce ego Johannes (Gloria)
Festa  Quam pulchra es
Carpentras  Lamentations du Prophéte Jérémie (Incipit)
Palestrina  Missa Papae Marcelli (Credo)
Allegri  Miserere
Palestrina  Missa Confitebor tibi Domine (Sanctus)
Campkin  Miserere mei*
Rapaccioli  Quae est ista*
Josquin Des Prez  Inter natos mulierum
Palestrina  Missa brevis (Agnus)‎
* prima esecuzione romana

Concerto dei The Tallis Scholars diretti da Peter Phillips: questo gruppo, che ha pochissimi rivali nel campo della polifonia rinascimentale, propone inoltre due prime esecuzione a Roma dei contemporanei Alexander Campkin e Justine Rapaccioli.

La Cappella Sistina risplendeva non soltanto per gli affreschi dei più grandi pittori ma anche per le composizioni dei più grandi musicisti dell’epoca.
La polifonia cinquecentesca è uno dei culmini della musica di tutti i tempi, sia nel campo profano - a cui la IUC dedica in questa e nella prossima stagione il ciclo dei Madrigali di Gesualdo da Venosa - sia nel campo sacro, a cui è dedicato questo concerto, che offre una straordinaria panoramica sui maggiori compositori di musica da chiesa del tempo, che venivano convocati a Roma dall’Europa intera per fornire la musica alle funzioni celebrate nella Cappella Sistina dal papa in persona.

The Tallis Scholars
Grazie all'attento lavoro sull'intonazione e sulla fusione delle voci sono in grado di raggiungere una purezza e una chiarezza di suono assolute, presto divenuta la loro cifra stilistica. Tengono circa 70 concerti l’anno nelle maggiori sale, chiese e festival d'Europa, America del Nord e del Sud, Australia ed Estremo Oriente. Con la musica scritta per la cappella Sistina hanno un legame speciale, tanto che nel 1994 sono stati invitati a cantare per inaugurare i restaurati affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina. Ma hanno collaborato anche con Sting e Paul McCartney.

Il più universalmente noto dei maestri della Sistina è indubbiamente Giovanni Pierluigi da Palestrina, che costituisce l’asse portante di questo concerto: invece di eseguire un’intera sua Messa, i Tallis hanno avuto l’originale idea di mettere insieme la musica di una Messa attingendone le varie parti da cinque diverse Messe di Palestrina, che durante il concerto saranno intercalate da altri brani composti da altri maestri.
Il primo in ordine cronologico è Josquin Des Prez, il più grande rappresentante della scuola fiamminga, che prestò servizio presso la Sistina alla fine del Quattrocento e incise il suo nome su un muro della cappella, dove si può ancora leggerlo. Sempre seguendo l’ordine cronologico, dopo di lui vengono il francese Elzéar Genet detto Carpentras - oggi è pressoché dimenticato, ma le sue Lamentationes Jérémie, di cui verrà eseguita la prima parte, erano uno dei brani musicali più famosi del Cinquecento – e lo spagnolo Cristóbal de Morales, quindi finalmente Costanzo Festa, il primo italiano in grado di rivaleggiare con i grandi polifonisti d’oltralpe. L’ultimo in ordine cronologico è Gregorio Allegri, che intorno al 1630 compose un brano destinato a restare leggendario per secoli, il Miserere, di cui i papi erano talmente gelosi da proibire severamente di farne copie e portarle fuori dalla Sistina, finche Mozart, dopo averlo ascoltato una sola volta, fu in grado di trascriverlo per intero a memoria.
Questi compositori fanno corona al “principe della musica”, il Palestrina, emblema e modello della musica sacra non solo cattolica ma anche delle chiese riformate.

Ancora oggi lo stile “alla Palestrina” influenza i compositori di musica corale sacra. È il caso dei brani due giovani compositori proposti dai Tallis Scolars in prima esecuzione a Roma. Sono Miserere mei dell’inglese Alexander Campkin, che passa disinvoltamente dal balletto alla musica sacra, e Quae est ista - in prima esecuzione romana - dell’inglese di origini italo-armene Justine Zara Rapaccioli, che nel suo brano riprende l’uso del doppio coro, antica tradizione della basilica di San Marco a Venezia, di cui è attualmente la vicedirettrice musicale.

Il concerto è registrato da Radio Vaticana per successive trasmissioni.

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Data di ultima verifica: 12/11/19 09:48