Sinestesìe cromatiche
Orario
Dal 7 al 22 dicembre 2018
09.30-13 / 15.00 -19.00
Inaugurazione 7 dicenbre ore 17.00
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Descrizione
Ziribigli, quadri e ceramiche nella mostra di Giulio Repulino
I lavori di Giulio Repulino rivelano l’unione profonda tra ispirazione e capacità tecnica, qualità che si abbracciano nella ricerca e nello studio della sperimentazione dei materiali e nella destrutturazione delle immagini. La sua produzione diventa così testimonianza di un implacabile desiderio di esprimersi, di comunicare con il fruitore, di stuzzicarlo, di incuriosirlo, e finisce con l’evocare un lirismo d’insieme dove nulla è lasciato al caso e dove l’uomo e l’artista si incontrano lungo un percorso fatto di innovazione e impatto cromatico e di pensiero.
Viaggiatore curioso Giulio Repulino, nato ad Albi (Catanzaro), ha stretto amicizia con molti artisti nei tanti paesi che ha visitato, tra i quali spicca quella pluridecennale con il brasiliano Roberto Burle Marx. Ha esposto in numerose collettive in Italia e all’estero tra cui: Arles, Malta, Monreale, Parigi (Carrousel du Louvre), Parma, Piacenza, Pisa, Pizzo Calabro, Reggio Emilia, Roma. Tra le personali si ricordano quella di Roma del 1995 alla galleria del Canovaccio - Studio del Canova Astratta Aritmia Cromatica; quella del 1998 in Piombino presso Palazzo Appiani Cromatiche Astrazioni, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Piombino e dal Centro di Iniziative per le Attività Creative di Piombino e patrocinata dal Comune di Piombino; quella di Firenze del 2015 presso lo Spazio101-rosso della Fondazione-circolo fratelli Rosselli, Segni, solchi e scavi mnemonici nelle astrazioni di Giulio Repulino. L’ultima personale, lo scorso agosto, Astratti bisbigli e cromatici ziribigli di Giulio Repulino, si è tenuta presso il Centro Culturale Casa Cajani - Museo della Ceramica degli Antichi Umbri di Gualdo Tadino. È presente con opere di ceramica policroma nel Museo Mattia Preti di Taverna (Catanzaro), nella Fondazione Fratelli Rosselli di Firenze e nel Museo di Scultura Ceramica di Castel d’Ario (Mantova). È stato inserito nel catalogo della Collezione Sgarbi di stampe e disegni con due opere di ceramica policroma.
Dopo il saluto di benvenuto di Emilia Gangemi, intervengono all’inaugurazione della mostra, l’autore delle opere, la curatrice e critica d’arte Monica Ferrarini, Mariella Zoppi, Professore Emerito di Architettura del Paesaggio dell’Università di Firenze.