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Giacomo Balla. Dal Futurismo astratto al Futurismo iconico

Data: da 21/03/19 a 23/06/19

Orario

Dal 21 marzo al 17 giugno 2019 - La mostra è stata prorogata fino al 23 giugno 2019
ore 10.00 - 20.00. Ultimo ingresso ore 19.00
Martedì chiuso

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via Merulana, 121
Zona: Rione Esquilino (Termini-Via Nazionale) (Roma centro)

Informazioni

Venerdì 31 maggio 2019 in occasione della celebrazione per un anno di apertura di Palazzo Merulana ingresso gratuito alla mostra temporanea, alla collezione permanente e a tutti gli appuntamenti in programma durante l’intera giornata

- Intero € 10
- Ridotto € 8
giovani under 27, adulti over 65, insegnanti in attività, appartenenti a gruppi convenzionati
-Gratuito
bambini under 7, un insegnante ogni 10 studenti, un accompagnatore ogni 10 persone, disabile con accompagnatore, guide turistiche con patentino anche in occasione di sopralluogo

Contatti

Descrizione

Giacomo Balla. Dal Futurismo astratto al Futurismo iconico,  una mostra curata da Fabio Benzi e incentrata sul famoso dipinto Primo Carnera del 1933.

Un’opera eccezionale della produzione del Maestro futurista. Dipinta sui due lati, con da una parte Vaprofumo del 1926, un soggetto tipicamente futurista che fu esposto nel 1928 alla mostra personale che Balla tenne agli Amatori e Cultori di Roma e che rappresenta appieno il giocoso sistema sinestetico del futurismo balliano dell’epoca: le forme chiare, i colori tenui, metallici e dorati, intendono evocare l’impressione olfattiva che si sprigiona da un flacone di profumo; la curiosa sagoma “bucata” del quadro rappresenta con le due aperture in alto le narici che percepiscono l’odore.

Giacomo Balla (1871-1958) è tra i primi protagonisti del divisionismo italiano, quando nei primi anni del ‘900 comincia a dipingere quadri di matrice pointilliste, senza aderire pienamente al programma dei suoi massimi esponenti. Diviene poi un esponente di spicco del Futurismo, firmando con Marinetti e altri tra cui Boccioni, Carrà e Russolo, i manifesti che sancivano gli aspetti teorici del movimento, il primo nel 1909 e in particolare nell’anno seguente, il Manifesto dei pittori futuristi. Dopo diversi anni di coinvolgimento attivo, nel 1937 scrive una lettera al giornale Perseo con la quale si dichiara estraneo alle attività futuriste: le opere degli anni ‘30 sono contrassegnate da un ritorno, seppur innovativo, alla figurazione.

Parole chiave

Attività didattiche

Didattica su prenotazione per gruppi e scuole € 100,00

Vedi anche

Data di ultima verifica: 10/06/19 08:52