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Curiose riflessioni. Jean-François Niceron, le anamorfosi e la magia delle immagini

Data: da 07/03/18 a 10/06/18

Orario

Dal 7 marzo al 10 giugno 2018
Mar-dom ore 8.30 - 19.00
Chiuso lunedì

La biglietteria chiude alle 18.00

Ingresso gratuito la prima domenica del mese

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via delle Quattro Fontane, 13
Zona: Rione Trevi (Quirinale-Tritone-Barberini) (Roma centro)

Informazioni

Intero: € 12,00 (biglietto unico Palazzo Barberini + Galleria Corsini - validità 10 giorni)
Ridotto: € 6,00 (biglietto unico Palazzo Barberini + Galleria Corsini - validità 10 giorni)

Ridotto
- cittadini di età compresa tra i 18 e i 25 anni compiuti della dell'Unione Europea
- docenti dell'Unione Europea con incarico a tempo indeterminato delle scuole statali.
 
Gratuito:
- prima domenica del mese
- cittadini sotto i 18 anni (non compiuti) di ogni nazionalità
- Guide turistiche UE nell'esercizio della propria attività professionale
- Interpreti turistici UE nell'esercizio della propria attività professionale
- Dipendenti del Ministero per i Beni e le attività Culturali e Turismo
- Membri di ICOM (International Council of Museums)
- Membri di ICCROM (International organization for conservation of cultural heritage)
- Gruppi di studenti delle scuole pubbliche/private della UE accompagnati da un insegnante ogni 10 studenti, su prenotazione
- Docenti e studenti UE delle facoltà di Architettura, Lettere (indirizzo archeologico o storico-artistico), Beni Culturali, Scienze della Formazione, Archeologia, Storia dell'Arte, Accademie di Belle Arti, mediante esibizione del certificato d'iscrizione per l'anno accademico in corso.
- Studenti Socrates ed Erasmus delle sopraindicate discipline
- Docenti di Storia dell'Arte degli Istituti liceali
- Studenti di: Istituto Centrale del Restauro, Opificio delle Pietre Dure, Scuola per il Restauro del Mosaico
- Giornalisti con tesserino di iscrizione all'albo nazionale o di altro Paese
- Cittadini UE portatori di handicap ed un loro familiare o accompagnatore appartenente ai servizi di assistenza socio-sanitaria
- Operatori delle associazioni di volontariato che svolgano, in base alle convenzioni in essere stipulate con il Ministero, attività di promozione e diffusione della conoscenza dei beni
- Docenti sia di ruolo che a contratto a tempo determinato, delle scuole italiane pubbliche o private paritarie, previa presentazione del modello di certificazione scaricabile dal sito MIUR

Contatti

Descrizione

L’esposizione, a cura di Maurizia Cicconi e Michele Di Monte, incentrata sulle opere dell’artista conservate al museo, si inserisce nel progetto di valorizzazione delle collezioni permanenti e in un programma di divulgazione didattica e scientifica che nel 2018 sarà dedicato ai rapporti tra Arte, Geometria e Matematica.

L’anamorfismo è un effetto di illusione ottica per cui un’immagine appare distorta e diventa comprensibile solo ponendosi nell’unico corretto punto di osservazione, oppure attraverso uno strumento apposito che ne restituisca la giusta lettura.

La teoria e la pratica dell’anamorfosi raggiungono la loro più considerevole fortuna in età Barocca: costituiscono il culmine tecnico della dottrina prospettica cinquecentesca, effetto dei progressi compiuti nel campo della geometria proiettiva e dell’ottica. La fortuna delle anamorfosi trova una profonda e congeniale connessione con l’estetica seicentesca, con la sua ossessione per il tema dell’illusione, dell’ossimoro, del paradosso e del contrasto, e soprattutto con quella tenace metafora “radicale” che riconosce all’esperienza visiva, e non solo quella artistica, una natura essenzialmente “spettatoriale”.

Uno dei più interessanti protagonisti di questa complessa congiuntura è il matematico e teologo francese Jean-François Niceron (Parigi 1613 – Aix-en-Provence 1646), entrato in giovane età nell’ordine dei Minimi di San Francesco di Paola e dedicatosi altrettanto precocemente allo studio dell’ottica e della prospettiva.

Niceron pubblicò nel 1638 il celebre trattato La Perspective curieuse, magie articielle des effets merveilleux de l’optique par la vision directe, poi ripubblicato in edizione estesa e tradotta in latino nel 1646, con il titolo di Thaumaturgus opticus, ristampata in francese nel 1652.

Niceron non fu solo un teorico della prospettiva, ma lasciò anche dei saggi concreti della sua “magie artificielle”, tra cui il famoso affresco anamorfico di San Giovanni a Patmos, realizzato nei corridoi del convento romano di Trinità dei Monti. Sulla scorta dei precoci esperimenti del celebre pittore francese Simon Vouet (Parigi 1590 – Parigi 1649), egli realizzò anche alcune anamorfosi circolari osservabili solo tramite uno specchio cilindrico.

Quattro di questi dipinti, datati intorno al 1635, sono conservati nei depositi di Palazzo Barberini, e sono stati raramente esposti al pubblico, anche per la difficoltà pratica di consentire l’effettiva fruizione dell’immagine rappresentata.

In mostra sono esposti due esemplari delle opere a stampa del frate francese, La Perspective curieuse e il Thaumaturgus opticus, accompagnate da un dispositivo che permetterà la consultazione e l’esplorazione diretta di una versione digitale dei testi, illustrati da un ricco corredo di tavole, disegni e diagrammi. Oltre ai due volumi, è presente anche il curioso “canocchiale anamorfico” di Niceron, che consentirà al pubblico di scoprire come vedere un’immagine che non c’è.

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Data di ultima verifica: 02/05/18 16:58