Shiro Takatani. Between nature and technology
Orario
Sabato 23 novembre 2019 ore 19.00
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Descrizione
Shiro Takatani. Between nature and technology
Un film di Giulio Boato
Introduzione alla presenza del regista e di Ryuichi Sakamoto
Modera Luca Valtorta
Il film copre oltre tre decenni della produzione dell’artista giapponese, figura di punta della scena contemporanea, Shiro Takatani. Introducono il film lo stesso regista e il compositore Ryuichi Sakamoto intervistati da Luca Valtorta.
Nel film girato tra Europa e Giappone, Takatani e i suoi collaboratori (tra cui Sakamoto) spiegano i principi guida del loro lavoro, che studia la natura e gli esseri umani attraverso strumenti moderni. Takatani utilizza la tecnologia per migliorare la nostra comprensione dell’ambiente che ci circonda: ingrandendo organismi infinitamente piccoli, mostrando galassie su larga scala, creando un’interazione tra i danzatori attraverso telecamere e maxischermi.
Nato nel 1963 e laureatosi in Environmental design presso il Dipartimento di Arti dell’Università di Kyoto, fondatore del collettivo giapponese Dumb Type, Takatani oggi è impegnato in una serie di progetti che vanno dall’installazione (Frost Frames concepita per la Spiral Hall di Kyoto nel maggio 1998) – fino alla composizione di vere e proprie performance (La chambre Claire del 2008 e Chroma del 2012). Nel 1999, collabora alla regia dell’opera LIFE di Ryuichi Sakamoto, che nel 2007 diventa un’installazione audiovisiva dal titolo LIFE – fluid, invisible, inaudible, realizzata ancora in collaborazione con Sakamoto, per commissione del Centro per le arti e i media di Yamaguchi (YCAM). La versione DVD di LIFE è stata pubblicata nel maggio 2008, e l’opera è stata esposta a Digitalife per Romaeuropa Festival.
Giulio Boato – Nato a Venezia nel 1988 ha studiato arti dello spettacolo all’università a Venezia e Bologna, e ora vive tra l’Italia e la Francia, a seconda delle opere teatrali e dei film che dirige. Il suo primo documentario è un ritratto del controverso artista Jan Fabre. Terminato nel 2015 e trasmesso in numerosi festival cinematografici in tutto il mondo, ha ricevuto il premio come miglior documentario d’arte a Roma, lo stesso anno. Da allora, Giulio Boato continua a collaborare con Jan Fabre, documentando le sue mostre italiane e lo spettacolo teatrale di 24 ore del Mount Olympus(2017). Nel 2018, ha presentato al Segal Center di New York un film sul regista teatrale Romeo Castellucci, premiato come miglior documentario a Londra e Los Angeles. Nel 2019, ha concluso il suo ultimo film sull’artista multimediale giapponese Shiro Takatani, selezionato in competizione al FIFA International Art Film Festival 2019 (Montreal).