Orario
Domenica 1 Marzo 2020 ore 09.50
Durata della visita guidata: 2 ore circa.
Possibili brevi code all’ingresso
Ospitato in
Indirizzo
Informazioni
Costo omnicomprensivo, compreso radio-auricolare per il miglior ascolto della nostra Guida: € 13,00 per i Soci, € 16,00 per i non-Soci
(non è ovviamente obbligatorio il tesseramento all’Associazione)
Tesseramento 2020:
per Soci 2019 € 20,00, per non-Soci 2019 € 25,00
(la tessera sarà consegnata in sede, alla prima visita/passeggiata guidata utile o spedita, a richiesta)
PRENOTAZIONI: mail amicideltevere@unpontesultevere.com; cell. 3397448084 - 3395852777
PAGAMENTO:
- in contanti, previo appuntamento telefonico
- su c/c presso Unicredit SpA, intestato ad ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEVERE, IBAN IT 03 L 02008 05021 000401070578
- da credito disponibile
Contatti
Descrizione
Il Museo Etrusco di Villa Giulia: una felice combinazione tra collezioni etrusche e villa papale rinascimentale.
Villa Giulia, costruita da papa Giulio III tra il 1550 e il 1555, rappresenta uno splendido esempio di villa rinascimentale, sorta come residenza suburbana, analogamente ad altri complessi cinquecenteschi di Roma e dintorni. Al progetto e alla realizzazione parteciparono i più grandi artisti dell’epoca: Giorgio Vasari, Jacopo Barozzi da Vignola e Bartolomeo Ammannati. Questo edificio accoglie dal 1889 il Museo di Villa Giulia, che si può oggi definire il più rappresentativo Museo Etrusco in assoluto, ricco di testimonianze provenienti dall'Etruria Meridionale, ovvero dal territorio compreso tra il Tevere ed il mare Tirreno (Alto Lazio). Sono presenti alcune delle più importanti espressioni artistiche etrusche insieme a creazioni greche di altissimo livello, importate in Etruria tra i secoli VIII e IV a.C.. L'esposizione delle opere segue un criterio topografico: accanto ai grandi centri etruschi quali Vulci, Cerveteri, Veio, sono rappresentati anche siti minori dell’Italia preromana (Agro falisco, Latium vetus, Umbria). Famosi nel mondo, sono esposti il Sarcofago degli Sposi da Cerveteri (VI a.C.), la statua di Apollo in terracotta da Veio (VI sec. a.C.), l’altorilievo e le lamine d’oro in lingua etrusca e fenicia da Pyrgi (V sec. a.C.), l’Apollo dello Scasato da Falerii (IV sec. a.C.).
Un recente ri-allestimento ha contribuito a contestualizzare i corredi funerari ritrovati e a meglio introdurre il visitatore attraverso la variegata civiltà etrusca.