Orario
Domenica 6 Maggio 2018 ore 10.30
Durata visita: 2 ore
Ospitato in
Indirizzo
Informazioni
Quota di partecipazione: Intero: € 10,00 - Ridotto: € 7,00 (da 10 a 18 anni)- Bambini: gratuito
Biglietto di ingresso: gratuito (prima domenica del mese)
Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza): € 10,00
Info e prenotazioni: Contattare Livia de Stefano Tel. 3471007191
Scrivere all'indirizzo Email: liviadestefano@passeggiateroma.eu
Prenotazione obbligatoria
Contatti
Descrizione
L’Ara Pacis Augustae, ovvero l’Altare della Pace di Augusto, in origine sorgeva nei pressi dell'attuale via del Corso. Il monumento fu solennemente inaugurato il 30 gennaio del 9 a.C., ma dopo appena due secoli fu già sottoposta ad un primo intervento: il livello della zona si era alzato notevolmente e l’Ara dovette essere circondata da un muro. Purtroppo, a nulla valse questa precauzione e il monumento fu coinvolto nell’interramento dell’intera area. Per più di un millennio l’Ara Pacis rimase nascosta agli sguardi e alla memoria dei romani fino a quando, nel 1568, sotto Palazzo Peretti riapparvero nove grandi blocchi marmorei scolpiti provenienti dall’Ara. Nel corso dei secoli, i resti finirono sparpagliati in vari siti e musei d’Italia e del mondo; solo nel 1938, dopo lunghe e laboriose opere di ricerca, di recupero e di scavo, l’Ara Pacis venne quasi integralmente ricomposta all’interno di un padiglione e collocata presso il Mausoleo di Augusto, su via di Ripetta. Da quegli anni ad oggi, l'Ara è stata oggetto di numerosi interventi di consolidamento e restauro: l'ultimo, alla fine del secolo scorso, l'ha restituita ai romani e ai turisti “ingabbiata” in una struttura realizzata dal celebre architetto americano Richard Meier che riscosse numerose critiche e pochi apprezzamenti. L’Ara Pacis è un monumento chiave nell’arte pubblica augustea, che presenta stili diversi: arte greca classica, arte ellenistica e arte romana. Non si conosce il progettista ma fu certamente opera di artisti greci che lavoravano nelle botteghe di Roma.
L’incontro è condotto da Donatella Cerulli, storica e studiosa di tradizione romana