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Data: da 30/08/19 a 15/09/19

Orario

dal 30 agosto al 15 settembre 2019
Ore 20.45 - domenica ore 18.00 (escluso i lunedì) 

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Largo Aqua Felix
Zona: Quartiere Pinciano (Roma centro)
Adiacente Piazza di Siena

Informazioni

Botteghino Viale P. Canonica: dal martedi alla domenica dalle 16.30 alle 19.00, nei giorni di spettacolo fino all’inizio dello stesso
Lunedi aperto solo nei giorni di spettacolo dalle 18.00 alle 21.00
Apertura botteghino dal 14 giugno

N.B. Al botteghino si può acquistare fino alle 19 per tutte le serate. Dopo le 19 si può acquistare solo per lo spettacolo della sera (è a discrezione dell'operatore in funzione della quantità di persone in coda, emettere biglietti per le date successive. Normalmente, in caso di grande affluenza, vengono emessi non appena smaltita la coda per la vendita serale).

Biglietti :
Palco GOLD: intero € 32, ridotto € 29 (settore non sempre disponibile in prevendita) 
Palco Centrale Livello 1 e 2: intero € 27, ridotto € 24 
Palco Centrale Livello 3: intero € 22, ridotto € 20 
Palco Laterale 1 Livello 1 e 2: intero € 23, ridotto € 21 
Palco Laterale 1 Livello 3: intero € 18, ridotto € 15
Palco Laterale 2 Livello 2: intero € 16, ridotto € 13 
Palco Laterale 3 Livello 1 e 2: intero € 14, ridotto € 12 (visibilità ridotta)
Parterre (posti in piedi): intero € 10, ridotto € 8 

Hanno diritto alla riduzione i minori di anni 12; i minori di anni 6 hanno diritto al ridotto cortesia pari a € 5

La programmazione potrebbe subire modifiche o annullamenti. Si consiglia di verificare il sito e/o la pagina facebook del teatro.

Contatti

Descrizione

Riccardo III
Regia di Marco Carniti
Riccardo III nostro incubo contemporaneo


Riccardo III è un personaggio assoluto, da tragedia greca, che mette completamente  in gioco l’anima per raggiungere i suoi obiettivi, come un Don Giovanni che ha già venduto la sua anima al diavolo e che ora ne vuole assumere addirittura le forme.Riccardo III è sicuramente tra i personaggi più negativi del teatro shakespeariano anche se il suo è il riflesso del negativo che lo circonda  Infatti gioca con ironia sarcastica con se stesso e con il destino degli altri come un attore sul palcoscenico del mondo che mette la sua esistenza sempre al limite dell’umano, camminando come sulla lama di un coltello e sempre in equilibrio tra la vita e la morte. In un rituale macabro da roulette russa.

Il grande gioco del potere al servizio dell’uomo produce solo mostri. Ed è qui che Shakespeare rivela il genio contemporaneo. Costruisce un personaggio che specchia continuamente se stesso riflettendo l’immagine del marcio nascosto nell’essere umano, dietro le apparenze, e che rappresenta la deformità congenita nell’uomo. Che è di tutti, nessuno escluso.

Riccardo III è un uomo che indaga continuamente su se stesso in un dialogo aperto con il pubblico con il quale gioca con l’ironia del grande mattatore divertendosi a scoprire continuamente le carte del suo progetto di sterminio e paradossalmente nessuno tenta di fermarlo. Dove il potere e l’uso della parola è assoluto, tanto da farlo essere il personaggio con più versi mai scritti per altri personaggi shakespeariani. Un uso del linguaggio che ci riporta drammaticamente a una riflessione sui meccanismi della dittatura e dei fondamentalismi e che ci riconduce facilmente alla nostra contemporaneità.

Riccardo III è la tragedia di un uomo che non vuole essere annullato. Tanto meno per colpa della sua diversità. Quella deformità che l’autore ha voluto aggiungere al personaggio teatrale (perché  ricordiamo che il Riccardo storico non aveva nessuna deformità) fa partire la sua storia da una fragilità acquisita involontariamente, che ha determinato tutto il periodo della sua crescita, quasi come una pena da scontare in vita che esplode in reazioni di violento furore e di un feroce desiderio di autoaffermazione.

Un dramma interiore dell’uomo che combatte il suo isolamento e la sua emarginazione e che continuamente si confronta con la propria fragilità. Unica via di uscita alla depressione e all’annullamento è avere il potere assoluto.

Riccardo III è la tragedia della psiche, anche in senso contemporaneo, come nella visione psicanalitica della pittura di Francis Bacon. Un lungo eterno incubo di Riccardo che coinvolge e lega tutti i personaggi della tragedia ora spettri della realtà ora spettri della mente. Perché l’essere umano così schiavo delle sue azioni non può sottrarsi da se stesso e quindi è condannato a vivere una vita di incubi popolati da spettri della coscienza. Vedo questo spettacolo come un incontro psichiatrico con il “mostro” che è in tutti noi.

Uno spettacolo che permetta allo spettatore di entrare nella mente del protagonista per seguirlo nella sua follia omicida. Come attraverso un obiettivo fotografico, limito lo spazio ad un’unica passerella rossa sospesa e sorretta da corde e catene, come un astratto ponte levatoio, un luogo mentale di analisi, una linea che spezza, un trampolino sulla vita, una strada a senso unico che con un movimento perpetuo, proietta Riccardo e le sue vittime dalla propria immagine riflessa a compiere il salto nel vuoto.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 06/06/19 12:48