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Data: da 03/12/19 a 08/12/19

Orario

martedì  3 dicembre  ore 21.00
mercoledì   4 dicembre  ore 19.00
giovedì   5 dicembre  ore 17.00
venerdì   6 dicembre  ore 21.00
sabato  7 dicembre  ore 17.00
sabato  7 dicembre  ore 21.00
domenica  8 dicembre  ore 17.00

La programmazione potrebbe subire modifiche o annullamenti. Si consiglia di verificare il sito e/o la pagina facebook del teatro.

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via delle Vergini, 7
Zona: Rione Trevi (Quirinale-Tritone-Barberini) (Roma centro)

Informazioni

Modalità di partecipazione: Prenotazione consigliata

Contatti

Telefono: 06 6794585

Descrizione

Mastro Don Gesualdo
di Giovanni Verga
Regia Guglielmo Ferro

con Rosario Marco Amato, Pietro Barbaro, Giovanni Fontanarosa,
Rosario Minardi, Vincenzo Volo, Francesca Ferro
scene Salvo Manciagli
costumi Carmen Ragonese
musiche e video proiezioni Massimiliano Pace
Mastro Don Gesualdo

Il Mastro don Gesualdo è interpretato da Enrico Guarneri che dotato di un’innata vis comica e tecnicamente assurto al ruolo di attore poliedrico, si è dimostrato, nel corso di questi anni, capace di passare dal registro drammatico a quello grottesco con grande maestria interpretando molti dei personaggi che hanno fatto la storia della drammaturgia teatrale siciliana ed europea. Enrico Guarneri è dotato quindi di tutte le qualità fisiche ed interpretative necessarie ad incarnare perfettamente Gesualdo Motta, il manovale che è riuscito a ‘farsi’ da solo, divenendo ricco con il proprio lavoro, odiato da tutti, trattato ora con disprezzo ora con ironia. La messinscena dello spettacolo è affidata al regista Guglielmo Ferro, figlio di Turi, interprete del Mastro don Gesualdo nel 1967, che, da anni, si dedica alla drammaturgia contemporanea adottando una tecnica registica di respiro europeo. La sua profonda conoscenza del teatro contemporaneo, il gusto minimalista e moderno delle sue messinscene sono indispensabili per un’operazione culturale che mira, nel rispetto assoluto del valore storico-letterario del testo verghiano, ad una trasposizione più attuale del Mastro don Gesualdo. La rielaborazione drammaturgica di Micaela Miano intende ricontestualizzare il ‘concetto di roba’, che permea il romanzo, l’incessante e frenetica attività di speculazione di un mondo di estremo materialismo, dove non c’è posto per i sentimenti, in un mondo senza spazio e tempo, in cui i personaggi sono ‘fotografati’ come una marionetta e non si può fare altro che andare incontro al proprio destino, che niente e nessuno potrà cambiare. Non c’è alcuna visione positiva della vita, che emerge come in un vicolo cieco, inesorabile.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 14/08/19 15:31