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Data: 03/05/19

Orario

Venerdì 3 maggio 2019
- ore 20.30 - ingresso in sala
- ore 21.00 - inizio spettacolo
Durata: 50 minuti
dalle ore 19.00 - sono esposti nel foyer del teatro i bozzetti di Sandro Chia per l’edizione originale del Giudizio di Paride all’opera di Bonn, del 1996.

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Piazza Bartolomeo Romano, 8
Zona: Quartiere Ostiense (Roma sud)

Informazioni

Intero: € 18,00
Ridotto: € 12,00
Studenti: € 8,00

La programmazione potrebbe subire modifiche o annullamenti. Si consiglia di verificare il sito e/o la pagina facebook del teatro.

Contatti

Telefono: 06 57332768 attivo due ore prima dello spettacolo
Prenotazione online: biglietteria.palladium@uniroma3.it
Prenotazione telefonica: 350 0119692 (tutti i giorni 11.00-13.00 / 16.00-20.00)

Descrizione

Operetta in un atto

Libretto e musica di Marcello Pani

Liberamente tratto dai Dialoghi di Luciano di Samosata nella traduzione di Luigi Settembrini
Coproduzione con il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma

Regia Cesare Scarton
Direttore Marcello Panni

Personaggi - Interpreti
Menippo, filosofo cinico - Giacomo Nanni, baritono
Mercurio, figlio di Maia - Alessandro Fiocchetti, tenore buffo
Maia - Federica Tuccillo, contralto
Giove - Ivan Caminiti, basso
Ganimede, pastorello - Alessandro Lanzi, tenore
Paride, mandriano - Federica Paganini, mezzosoprano
Giunone, Minerva, Venere - Anna Koshkina, soprano di coloratura
Elisa Carta Carosi, Yingbaihui Chen, Jozefina Violetta Smolinska: attrici

Ensemble strumentale del Conservatorio di Musica “Santa Cecilia”

Impianto scenico e luci Andrea Tocchio
Motion Graphics Flaviano Pizzardi
Costumi Giuseppe Bellini

Arie, duetti, recitativi, interludi e perfino una tempesta: i luoghi dell’opera, della sua tradizione. Si affacciano tutti ne Il giudizio di Paride prodotto dalla Fondazione Roma Tre Teatro Palladium e dal Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma.
Una suggestiva scenografia virtuale, realizzata da proiezioni attraverso motion graphics, accompagna il pubblico nell’affascinante mitologia greca tra immagini di Marilyn Monroe e i teschi dell’Ade in un vortice di capricci, litigi e vanità degli dei, con tratti molto umani e straordinariamente moderni.
Prima dello spettacolo - dalle ore 19 - saranno esposti nel foyer del teatro i bozzetti di Sandro Chia per l’edizione originale del Giudizio di Paride all’opera di Bonn, del 1996.

Liberamente tratto da alcuni passaggi dei Dialoghi di Luciano di Samosata, autore greco attivo nel secondo secolo, il compositore romano sceglie la traduzione ottocentesca di Luigi Settembrini, lasciando ben riconoscibili gli arcaismi letterari di quella nostra lingua perduta.

Il giudizio di Paride di compone di quattro episodi.
Il filo conduttore è semplice: Mercurio, messaggero degli dei e psicopompo, guida dei morti per regalo di Apollo in cambio della lira, si presenta alla madre Maia come un insonne e affaticato Leporello al servizio di Zeus. Il re degli dei, come ogni Don Giovanni, è infedele e insoddisfatto. Tutto può perdonargli la moglie Giunone salvo il suo ultimo capriccio, l’amore pedofilo per Ganimede, che vediamo da lui ridicolmente corteggiato nel secondo dialogo. L’ira di Giunone (che non vediamo in scena) suscita la contesa delle dee (terzo dialogo) sulla più bella, e Giove lascia a Paride il giudizio, con quel che segue. Nell’ultimo dialogo la conclusione amara sulla “Vanitas” è affidata allo stesso Menippo, a cui Mercurio sulla soglia dell’Infero mostra il miserando teschio della bella Elena, causa di tante sciagure.

Parole chiave

A cura di

Cultura e svago › Luoghi e utilità per lo spettacolo › Sale da concerto
Data di ultima verifica: 03/05/19 09:52