060608


Roma Capitale
Zètema Progetto Cultura
060608 - Scopri e acquista i servizi turistici, l'offerta culturale e gli spettacoli di Roma
Sei in: Home » Eventi e spettacoli » Mostre » Vienna. Schatten, Rosen, Schatten - Orit Drori
Data: da 05/04/18 a 04/05/18

Orario

Dal 5 aprile al 4 maggio 2018
Lun-ven ore 17.00-19.00

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via Flaminia, 58
Zona: Quartiere Flaminio (Roma nord)

Informazioni

Modalità di partecipazione: Ingresso libero

Contatti

Descrizione

Il progetto di Orit Drori, quattro anni di lavoro e viaggi a Vienna iniziati nel 2010, è un omaggio all’epoca dei grandi intellettuali mitteleuropei, ma non solo.

Anima nomade, quando parla del suo modo di lavorare Orit Drori precisa due questioni: «il viaggio è importante» e «la fotografia è lo strumento». Il viaggio richiede tempo e l’artista sfida la misura del tempo. Durante la realizzazione di questo progetto, come di altri, l’autrice vive, osserva, legge, cammina, riprende tutto ciò che cattura la sua attenzione. Nella Vienna di Sigmund Freud, Karl Kraus, Georg Trakl, Hugo von Hofmannsthal, Arthur Schnitzler, Zweig, Werfel e molti altri, Drori va incontro al momento in cui il segreto del luogo si offre, attimi sospesi nelle stanze del Südbahnhotel frequentato dagli scrittori o su un portone della Vienna rossa di Karl Marx-Hof. Oppure nell’Augarten, inaspettatamente, la Flaktürme, torre per la difesa contraerea nazista.

L’artista comunica la sostanza del vissuto, che trapela anche attraverso l’assenza; raccoglie l’eco di luoghi e persone, in entrambi i casi non comuni, a volte marginali, a volte al centro degli eventi, in ogni modo scelti nel corso del viaggio per affinità e intensità. L’evocazione istantanea degli scatti compone un discorso per frammenti, dà forma a interrogativi e passioni. In questa capacità di immediatezza esiste forse qualche analogia con Peter Altenberg e con quanto scriveva il giovane Hofmannsthal circa Il mio modo di vedere, prima raccolta di schizzi dello stesso Altenberg: «solo artisti e bambini vedono la vita così com’è. Essi sanno cosa c’è nelle cose. Sentono nei discorsi la verità e la menzogna. Sono gli unici capaci di concepire la vita come totalità. Danno alle cose il loro nome e alle parole il loro contenuto».

La fotografia di Orit Drori è strumento simbolico e indagatore, si sviluppa come un lavoro in progress scandito nel tempo e finisce per divenire immagine senza tempo. Un’immagine in cui risiede il senso stesso dell’installazione essenziale concepita dall’artista in questa occasione, cinque “quadri fotografici” che intendono rappresentare il nocciolo di un progetto espositivo più ampio.

Orit Drori è nata in Israele a Be’er Sheva, la città più grande nel deserto del Negev. Vive da diversi anni a Chiang Mai, in Tailandia. Ha studiato fotografia a Roma, dove ha vissuto a lungo e ha collaborato, dal 1987 al 1993, con il Gruppo Editoriale La Repubblica-L’Espresso. Dal 1993 conduce una ricerca artistica personale nel corso di lunghi viaggi in Myanmar, Europa, Nord Corea, Israele e Australia.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 26/03/18 17:11