060608


Roma Capitale
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Data: da 14/06/18 a 30/09/18

Orario

dal 14 giugno al 30 settembre 2018
Mar-dom ore 9.00-20.00 (la chiusura delle sale inizia dalle 19.15 e le sale saranno chiuse alle 19.30)
Chiuso lunedì

La biglietteria chiude alle ore 19.00

Quando il lunedì, giorno di chiusura, coincide con una festività (es. lunedì dell'Angelo, Ferragosto) il Museo rimane aperto

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Piazzale di Villa Giulia, 9
Zona: Quartiere Pinciano (Roma centro)

Informazioni

Intero: € 8,00

Ridotto: € 4,00

Riduzioni
- cittadini di età compresa tra i 18 e i 25 anni compiuti della Unione Europea
- docenti dell'Unione Europea con incarico a tempo indeterminato delle scuole statali.

Gratuito:
- prima domenica del mese
- cittadini sotto i 18 anni (non compiuti) di ogni nazionalità
- Guide turistiche UE nell'esercizio della propria attività professionale
- Interpreti turistici UE nell'esercizio della propria attività professionale
- Dipendenti del Ministero per i Beni e le attività Culturali e Turismo
- Membri di ICOM (International Council of Museums)
- Membri di ICCROM (International organization for conservation of cultural heritage)
- Gruppi di studenti delle scuole pubbliche/private della UE accompagnati da un insegnante ogni 10 studenti, su prenotazione
- Docenti e studenti UE delle facoltà di Architettura, Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione, Archeologia, Storia dell'Arte, Accademie di Belle Arti, mediante esibizione del certificato d'iscrizione per l'anno accademico in corso.
- Studenti Socrates ed Erasmus delle sopraindicate discipline
- Docenti di Storia dell'Arte degli Istituti liceali
- Studenti di: Istituto Centrale del Restauro, Opificio delle Pietre Dure, Scuola per il Restauro del Mosaico
- Giornalisti con tesserino di iscrizione all'albo nazionale o di altro Paese
- Cittadini UE portatori di handicap ed un loro familiare o accompagnatore appartenente ai servizi di assistenza socio-sanitaria
- Operatori delle associazioni di volontariato che svolgano, in base alle convenzioni in essere stipulate con il Ministero, attività di promozione e diffusione della conoscenza dei beni
- al personale docente della scuola di ruolo e con contratto a termine è consentito l'ingresso gratuito ai musei, alle aree e parchi archeologici ed ai complessi monumentali dello Stato, il MiBACT ha aderito all'iniziativa per quanto riguarda l'accesso agli spazi in cui sono allestite mostre o esposizioni temporanee con percorso espositivo separato dall'ordinario percorso di visita. Di conseguenza, gli aventi diritto potranno accedere a tali spazi a pagamento, usufruendo dei buoni di spesa, generabili tramite un'applicazione informatica (https://cartadeldocente.istruzione.it/#/), attiva a partire dal 30 novembre 2016 (vedi circolare n.77/2016 DG-Musei)

Contatti

Telefono: 06 3226571 - 06 3201706 - 06 3201951
Sito web: www.museoetru.it

Descrizione

In occasione del Decennale della Fondazione San Camillo Forlanini di Roma e dell’evento “Premio 2018 - Eccellenze in Sanità”, promosso dalla Fondazione, che verrà attribuito il pomeriggio del 13 giugno 2018 nel prestigioso contesto del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, si inaugura la mostra LA SIRENA: SOLTANTO UN MITO? Nuovi spunti per una storia della medicina fra mito, religione e scienza curata dal Museo di Villa Giulia e dalla Fondazione San Camillo Forlanini, con il coinvolgimento del Museo di Storia della Medicina del Dipartimento di Medicina Molecolare e del Polo museale dell’Università “Sapienza” di Roma.

Focus della mostra è un raro e singolare tipo di ex-voto, frutto di scavi ottocenteschi condotti a Veio ed esposto dal 2012 nella sala 39 del Museo di Villa Giulia. Generalmente interpretato come una rappresentazione schematica della parte inferiore del corpo umano, in coerenza con quella semplificazione dei processi produttivi a cui si assiste nel corso dei secoli III-II a.C., questo particolarissimo votivo anatomico sembra invece evocare suggestivamente un corpo affetto da una rarissima malformazione congenita, la sirenomelia.
Questa gravissima patologia determina lo sviluppo di un singolo arto, simile a una coda di pesce, mentre il feto è nel grembo della madre e dunque è immediatamente evidente alla nascita.
Intorno a questa singolare storia di religione e di scienza ruotano racconti e immagini che fanno comprendere come nel mondo antico fossero ritenute “straordinarie” patologie rare, quali il nanismo e l’epilessia, solo per citarne alcune.
Accanto alle “storie” di malattie “prodigiose” che ci giungono dal mondo antico, la mostra getta uno sguardo sull’attualità e sull’evoluzione degli strumenti chirurgici.
Dal Museo di Anatomia patologica della Sapienza Università di Roma viene eccezionalmente prestato il reperto anatomico di una neonata affetta da sirenomelia, patologia di cui la Fondazione San Camillo Forlanini ha delineato le problematiche cliniche e gli strumenti diagnostici.
Dal Museo di Storia della Medicina della Sapienza Università di Roma giungono in mostra interessanti manufatti che illustrano l’evoluzione dello strumentario chirurgico fin dall’età romana, chiaramente connessa con il progredire delle teorie e delle conoscenze anatomiche e mediche.
Tre video dell’archivio storico video Adalberto Pazzini del medesimo museo, installati nella saletta adiacente alla Sala Venere che ospita la mostra, consentono al visitatore di approfondire aspetti della ritualità e delle pratiche magiche popolari (Magia dell’assurdo), di conoscere i dettami della Scuola Medica Salernitana (Chirurgia medievale) e di ripercorrere le raffigurazioni artistiche di patologie e interventi terapeutici (Arte e medicina).
Leit-motiv della mostra, la sirenomelia dimostra, purtroppo, come la sirena non sia soltanto un mito. Creature fantastiche che popolavano il mare, con il busto umano e con la coda di pesce, erano note nell’antichità, ma i Greci non le chiamavo Sirene. Erano Nereidi e Tritoni di cui possiamo vedere alcune immagini nei preziosi vasi del Museo di Villa Giulia esposti in mostra.
Nel mito greco la sirena aveva invece corpo di uccello come ricorda, tra gli altri, l’episodio di Ulisse nell’Odissea, che sfida audacemente la malia del loro canto. Solo dall’VIII-IX secolo d.C. il Liber Monstrorum, un bestiario e trattato di mirabilia, parla chiaramente della figura della sirena come essa è oggi a tutti noi nota, avendo negli occhi la malinconica statua della Sirenetta, che dal 1913 attende il suo Principe sulla riva del mare di Copenhagen: in questa immagine si fondono i caratteri principali delle Nereidi e delle Sirene, la bellezza seducente e il canto melodioso e incantatore.

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Data di ultima verifica: 15/06/18 12:20