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Data: da 10/10/17 a 28/01/18

Orario

Dal 10 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018
Martedì-domenica ore 10.00-18.00
Chiuso lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio

Aperta 24 e 31 dicembre ore 8.30-18.00 (#17.15)

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Prima domenica di ogni mese: ingresso al museo gratuito per tutti.

Ospitato in

Indirizzi

Indirizzo: Viale delle Belle Arti, 131
Zona: Quartiere Pinciano (Roma centro)
Ingresso disabili: Via Antonio Gramsci, 71
Zona: Quartiere Pinciano (Roma centro)

Informazioni

Biglietto intero: € 10,00

Biglietto ridotto:
€ 5,00
– cittadini UE di età compresa tra i 18 e i 25 anni
– docenti delle scuole statali dell’UE

Biglietto gratuito:
- prima domenica del mese
- cittadini sotto i 18 anni (non compiuti) di ogni nazionalità
- Guide turistiche UE nell'esercizio della propria attività professionale
- Interpreti turistici UE nell'esercizio della propria attività professionale
- Dipendenti del Ministero per i Beni e le attività Culturali e Turismo
- Membri di ICOM (International Council of Museums)
- Membri di ICCROM (International organization for conservation of cultural heritage)
- Gruppi di studenti delle scuole pubbliche/private della UE accompagnati da un insegnante ogni 10 studenti, su prenotazione
- Docenti e studenti UE delle facoltà di Architettura, Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione, Archeologia, Storia dell'Arte, Accademie di Belle Arti, mediante esibizione del certificato d'iscrizione per l'anno accademico in corso.
- Studenti Socrates ed Erasmus delle sopraindicate discipline
- Docenti di Storia dell'Arte degli Istituti liceali
- Studenti di: Istituto Centrale del Restauro, Opificio delle Pietre Dure, Scuola per il Restauro del Mosaico
- Giornalisti con tesserino di iscrizione all'albo nazionale o di altro Paese
- Cittadini UE portatori di handicap ed un loro familiare o accompagnatore appartenente ai servizi di assistenza socio-sanitaria
- Operatori delle associazioni di volontariato che svolgano, in base alle convenzioni in essere stipulate con il Ministero, attività di promozione e diffusione della conoscenza dei beni
- Docenti sia di ruolo che a contratto a tempo determinato, delle scuole italiane pubbliche o private paritarie, previa presentazione del modello di certificazione scaricabile dal sito MIUR

Contatti

Telefono: 06 322981
Hashtag: #LaGalleriaNazionale

Descrizione

In concomitanza con l’avvio del Semestre di Presidenza Estone dell’Europa, l’Eesti Kunstimuuseum – Museo nazionale d’arte, Estonia e l’Ambasciata dell’Estonia in Italia promuovono, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la prima ampia mostra europea su Konrad Mägi (1878 – 1925), uno dei maggior artisti del Novecento estone, a cura di Eero Epner.

Per il pubblico italiano Mägi sarà una clamorosa riscoperta perché questo artista, singolare per vicende personali e per la sua pittura, è certamente tra i più “eccentrici” protagonisti dell’arte europea nel fatidico ventennio intorno alla prima guerra mondiale.

Per molti versi Mägi resta un artista e un uomo difficile da collocare negli “ismi” di quegli anni. Si confronta con tutti, nelle sue opere ne sfiora alcuni, l’espressionismo fra tutti, ma non ne fa proprio nessuno. Così come non si appiattisce, pur amandola, sulla tradizione artistica estone.

È un artista originale, unico nel panorama continentale del momento. Anche perché del tutto personale era il suo approccio con la pittura, arte con la quale si misurò per meno di un ventennio, a partire dal 1906 quando, abbandonata la scuola a San Pietroburgo si rifugiò alle Isole Åland, in quella che era una specie di comune di musicisti, scrittori, pittori e uomini liberi. Poi il soggiorno a Parigi, quello in Normandia e, ancora, in Norvegia.

Uomo fortemente irrequieto, problematico, instabile, Mägi torna in Estonia a partire dall’estate del 1912. Qui fu uno dei rifondatori di Scuola d’Arte di Pallas, che diventa un campus per decine di artisti.

L’ambiente naturale di Saaremaa, dove soggiornò per periodi alle terme, risultò straordinariamente consono alla sua pittura. A stimolarlo non era la visione romantica, sentimentale della natura ma la percezione del paesaggio, di boschi, prati e acque colti come potente sintesi di bellezza e potenza.

Pochi anni e Mägi viene colto da nuova irrequietezza e, ai primi del 1920, ricomincia a peregrinare in Europa. Visita Venezia, Capri e Roma. Il sole, la luce, i colori del Mediterraneo sembrano catturarlo ma l’artista continua a misurarsi con i problemi di una complessa vicenda umana, in costante difficile equilibrio. La morte prematura arriva nel 1925, a concludere una esistenza intensa, complessa e magmatica e difficile.

Mägi, che era un uomo distinto, molto attento alle forme, elegante, si descrisse come un nano soffocato dalla solitudine: incapace di fare nulla se non prendere un pennello. Puntando sul colore per dipingere quadri che dovevano trasmettere allegria, positività, gioia, annullando la paura del passare del tempo e il dissolversi della bellezza.

Ed è proprio il colore la principale cifra dell’opera di Mägi. Colori brillanti e potenti. Si tratta dei paesaggi, sua espressione di elezione, ma anche dei suoi ritratti forti e affascinanti.

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Data di ultima verifica: 20/12/17 13:00