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Data: da 27/10/17 a 05/03/18

Orario

Dal 27 ottobre 2017 al 3 febbraio 2018 (prorogata al 5 marzo 2018)
Lun-sab ore 10.00-19.00 (ultimo ingresso 18.30);
Chiuso domenica

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Piazza dell'Accademia di San Luca, 77
Zona: Rione Trevi (Quirinale-Tritone-Barberini) (Roma centro)

Informazioni

Modalità di partecipazione: Ingresso gratuito

Contatti

Telefono: 06 6798850 - 06 6798848

Descrizione

L’esposizione celebra l’ingresso nell'Accademia Nazionale di San Luca di Jim Dine, nella classe degli accademici stranieri, rappresentando il vicendevole omaggio che l’artista e l’istituzione si scambiano.

Jim Dine, sin dal suo esordio ha subito conquistato un posto di primissimo rilievo all’interno della cultura americana e internazionale. Tra i primi a concepire e sperimentare l’happening, ha avuto della pittura un'idea aperta e inclusiva della realtà e dell'esperienza non solo quotidiana, presente all’ormai mitica Biennale di Venezia del 1964 dove esplose internazionalmente il fenomeno della Pop Art, artista complesso, ha avuto fino a oggi stagioni creative segnate da una forte autonomia espressiva.

L’esposizione occupa la galleria del piano terra dell’Accademia e presenta l’intero ciclo pittorico inedito Black Paintings, concepito nel 2015 nel suo studio parigino. Le sette tele di grande formato sono caratterizzate da un uso plastico della materia pittorica e da sature cromie che articolano frammenti narrativi fortemente espressivi cui fanno riferimento i differenti titoli delle opere, quali The Joseph Poem, The History of Screams - Bernini, Damaged by a Crack, Mad Dog Swimming, A Sign of its Pale Color - Tenderness, Eunice is Gone, Happy. Anew. A parrot at Sunrise, The Blood Moon.

Il salone centrale accoglie l’opera “totale” The Flowering Sheets (Poet Singing) presentata al Getty Museum di Los Angeles nel 2008: un’installazione composta da cinque grandi sculture lignee che circondano un gigantesco autoritratto bianco di gesso, poliestere e legno; le pareti sono interamente segnate e scritte dal poema scritto dallo stesso artista.

In occasione della mostra è pubblicato un catalogo bilingue (italiano/inglese) con testi di Paola Bonani, Lorand Hegyi, Vincent Katz, Claudio Zambianchi e un testo apparso nella rivista Marcatre del 1965, dove Alberto Boatto, recentemente scomparso, tracciava un vivido ritratto dell'artista.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 02/02/18 11:04