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Data: da 05/06/19 a 14/07/19

Orario

Dal 5 giugno al 14 luglio 2019
da domenica a giovedì 10.00 -17.00
venerdì 10.00 - 13.00
sabato chiuso

Inaugurazione mercoledì 5 giugno ore 17.00 presentazione di Mario Venezia, Presidente della Fondazione
Museo della Shoah e di Alessandro Ruggieri della Scuola Romana di Fumetti, alla presenza dei docenti e allievi della Scuola Romana dei Fumetti

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via del Portico d'Ottavia, 29
Zona: Rione Sant'Angelo (Portico Ottavia-Teatro Marcello) (Roma centro)

Informazioni

Modalità di partecipazione: Ingresso libero

Contatti

Descrizione

In esposizione più di 60 illustrazioni realizzate dagli allievi della Scuola Romana dei Fumetti, al termine di un percorso storico-didattico, portato avanti insieme ai docenti con il coordinamento di Massimo Rotundo, disegnatore per Bonelli e Delcourt.

La memoria passa attraverso le immagini e le rappresentazioni dei giovani disegnatori che hanno l’urgenza
di tramandare il passato, interpretandolo con matite e colori. Le tecniche di disegno e di pittura tradizionali
sono state applicate per illustrare i drammatici eventi e trasmetterne un ricordo filtrato dalla sensibilità personale. Si tratta di opere che rievocano la storia, ma più che da un punto di vista documentaristico, nascono dalla espressione individuale di chi si confronta, oggi, con la Shoah. Il racconto è affidato a figure emblematiche, a sagome evocative e a simboli ricorrenti, accostati a colori ora forti, ora spenti, che accentuano gli stati d’animo.

Le pareti della Fondazione Museo della Shoah di Roma vedono l’alternanza di volti segnati, di mani
imploranti e di personaggi in trappola, che narrano le loro storie in una serie di “flashback figurati”, episodi
che richiamano frammenti di esistenze interrotte ormai ottant’anni fa. Sequenze di illustrazioni e di tavole a
fumetti che propongono una realtà trasfigurata, ma immediatamente riconoscibile. Ambientazioni, costumi e oggetti del mondo reale si mescolano a suggestioni cinematografiche, pittoriche e naturalmente tratte dai fumetti, fino a un omaggio ad Art Spiegelman, autore del graphic novel “Maus” e premio Pulitzer.

E' altamente significativo che questa mostra trovi la propria casa nel luogo dal quale vennero deportati nei
campi di concentramento nazisti migliaia di ebrei romani. Perché anche il fumetto può servire a non
dimenticare.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 03/06/19 10:55