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Data: 23/05/19

Orario

Giovedì 23 maggio 2019
Ore 18.45 - 20.30

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Piazza di Santa Croce in Gerusalemme, 9/a
Zona: Rione Esquilino (Termini-Via Nazionale) (Roma centro)

Contatti

Descrizione

Sophia Loren
Ore 18.45 Peccato che sia una canaglia di Alessandro Blasetti
Un tassista conosce una ragazza, figlia di un ladro di valigie e dedita anche lei al furto, insieme a due compari. I tre orchestrano un colpo ai danni del tassista sfruttando la bellezza e le doti di seduzione della ragazza, ma il tassista s’invaghisce veramente di lei. Blasetti lancia la coppia per eccellenza del cinema italiano, Loren-Mastroianni, optando per la commedia di caratteri: «Prima crea dei personaggi con un loro carattere, poi da questi caratteri fa dipendere l’azione; quindi stabilisce che a prendere l’iniziativa sia il personaggio femminile […]; infine sceglie l’happy end programmatico. È questo, detto in maniera assai schematica, il modello blasettiano di commedia» (Gori). «Il film si articola su un ritmo vivacissimo in cui l’assoluta pulizia formale, il gusto di molte situazioni narrative e la perizia della interpretazione concorrono a creare un equilibrio e una spigliatezza non comuni» (Ghelli).

Ore 20.30 La ciociara di Vittorio De Sica
«Confesso che non ho nessuna propensione per questo genere di verismo in ritardo, anche se porta una firma letterariamente valida come quella di Moravia, questa storia della mamma popolana che, avendo grazie ai quattrini fatti con la drogheria e la borsanera passato il peggio della guerra nell’eremitaggio del paesello natale, proprio quando ormai sicura è in strada per tornare a Roma liberata, viene sorpresa da una squadra di marocchini in una chiesetta diroccata, e violentata insieme alla figlia adolescente. Ridotto all’essenziale nello scorcio violento imposto dal tempo dello schermo, questo non sarebbe se non un drammone di guerra in più, in cui il titillio della lagrima si sposa al pimento del sesso, se non ci fosse quella che direi la luce di De Sica, quell’effusa simpatia, e vitalità sorridente, e sofferta amarezza che è il senso, anche qui, di certe sorprendenti pagine […]. Mai credo, da quando esiste cinema, un episodio più osceno e più atroce fu raccontato con più lapidario ribrezzo, con più cristiano pudore. Soprattutto dopo. Guardate com’è osservato il passo della bambina quando esce fuori sulla strada in controluce, stanco, vacillante, un po’ trascinato, proprio il passo dell’agnellino piagato. Non mi ricordo un’altra immagine che condensi, senza dir nulla, un’accusa più tremenda contro tutto il male del mondo» (Sacchi).

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Data di ultima verifica: 20/05/19 10:56