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Data: da 04/05/20 a 30/03/21

Orario

Lunedì 4 , mercoledì 6 e venerdì 8 maggio 2020

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via Ulisse Aldrovandi, 18
Zona: Quartiere Pinciano (Roma centro)

Informazioni

Modalità di partecipazione: Ingresso libero

Contatti

Telefono: 06 67109270 - 060608
Sito web: museozoologia.museiincomuneroma.it/mostra-evento/ilmuseoincasa-un-mare-diconchiglie

Descrizione

Rubrica sulla pagina Facebook del Museo Civico di Zoologia con il titolo "Un mare di...conchiglie" e con la pubblicazione di due articoli - lunedì 4 e mercoledì 6 - e un video - venerdì 8 - a cura del Responsabile della Collezione malacologica, dott. Massimo Appolloni.  

Bianche, marroni, rosse, gialle spinose allungate tozze coniche con colori sgargianti disegni geometrici degni del miglior pittore cubista. Oggi le nostre protagoniste sono le conchiglie!

Pochi sanno che il Museo Civico di Zoologia conserva alcune delle collezioni più importanti al mondo; sono circa 3 milioni gli esemplari che ne fanno parte. Provengono da ogni parte del mondo e in particolare dal bacino mediterraneo. Sono collezioni antiche e perfettamente conservate, con esemplari raccolti anche 200 anni fa che testimoniano molto spesso quanto la Biodiversità marina è profondamente cambiata nel nuovo millennio. Vi siete mai chiesti, magari guardandole distrattamente durante una passeggiata in spiaggia, da cosa sono formate le conchiglie. Ogni piccolo o grande guscio, differente per forma dimensioni e colori, è creato da una specie differente di semplici lumachine (o lumaconi) che nel corso di milioni di anni di evoluzione hanno conquistato ogni tipo di ambiente: marino, di acque dolci e terrestre. Pensate che i ritrovamenti fossili fanno risalire la comparsa delle prime rudimentali conchiglie a circa 600 milioni di anni fa. Erano esemplari molto semplici, che potremmo definire “archeomolluschi“, e che iniziarono a produrre quella preziosa corazza per proteggere il proprio corpo “molliccio”. La loro forma si avvicinava a quella delle attuali Patelle.

Sicuramente il successo evolutivo di questi animali è dovuto alla capacità di creare queste bio-costruzioni adattabili alle più svariate condizioni ambientali. La sostanza fondamentale che costituisce le conchiglie è un mix di proteine e di carbonato di calcio (il banalissimo gesso usato per scrivere sulle lavagne) prodotta da apposite ghiandole situate al livello del margine del mantello.

La cosa più affascinante è che questi semplici animali sono in grado di orientare in vari modi i cristalli di carbonato di calcio dando origine a conchiglie costituite principalmente da calcite o da aragonite (la rinomata madreperla con la quale un tempo si producevano i bottoni). Questa straordinaria capacità di creare gusci così diversi e resistenti, negli ultimi anni è fonte di ispirazione della Biomimetica, una branca delle scienze tecnologiche che, partendo dall’osservazione della natura, cerca spunti per riprodurre in laboratorio quello che animali e piante sono riusciti a creare in milioni di anni di evoluzione. Proprio imitando la natura, spesso studiando organismi molto semplici, sono stati realizzati materiali innovativi come il velcro, creato in laboratorio nel 1941 e ispirato al fiori di bardana e molti altri.

Anche le conchiglie stanno dando il loro contributo. Oggi nei laboratori si cerca di riprodurre materiale sintetico particolarmente leggero e resistente simile alla madreperla, da utilizzare per la costruzione delle fusoliere degli aeroplani o nel settore sanitario per realizzare protesi dentarie. Il procedimento adottato è quello di indagare a livello ultramicroscopico la struttura della conchiglia per riprodurla il più fedelmente possibile con l’ausilio di tecnologie all’avanguardia.

La ricerca continua nel suo cammino verso l’innovazione e la Biomimetica continuerà a prendere ispirazione dalle conchiglie e dalla natura tutta perché, come diceva il grande Albert Einstein “ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già inventata“

Parole chiave

Data di ultima verifica: 19/01/21 09:07