Orario
Sabato 14 dicembre 19.00
Dalle 19.00 alle 21.00
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Ingresso gratuito senza prenotazione
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Descrizione
Giorgione all'inizio del Cinquecento rappresenta l'esempio più emblematico di quella che si potrebbe definire la nuova immagine dell'artista rinascimentale. Le fonti infatti lo descrivono in termini che potrebbero attagliarsi a quelli con cui sono oggi descritte le cosiddette Rock Star. Bello, idolatrato sia dalle classi colte e intellettuali, sia dal mondo dell'alta finanza, mondano, agognato seduttore nelle più importanti feste e ricevimenti, il sommo pittore fu anche musicista dilettante, ma come tale, bravo e dotato di un talento naturale. Vasari attesta come sapesse cantare e suonare accompagnandosi col liuto in modo fascinoso e coinvolgente. Cento anni dopo i quadri musicali del Caravaggio fanno riferimento a una analoga tipologia di vita mondana, di cui la musica cantata con accompagnamento di liuto è componente ragguardevole. Ma questa tradizione del pittore-musicista non era nata con Giorgione e affonda le sue radici già nel Quattrocento. Altrettanto emblematica, ad esempio, è la figura di un grande pittore marchigiano attivo intorno alla metà del quindicesimo secolo, Giovanni Angelo d'Antonio da Bolognola, ricordato anche per questa sua attitudine musicale che lo qualificò socialmente, rafforzando peraltro la sua personalità di formidabile maestro della prospettiva e della ritrattistica. Una storia che ci permette di comprendere meglio il ruolo della musica nell'ambito della promozione delle attività pittoriche nell'età del Rinascimento.
Con: Claudio Strinati
A cura dell’Accademia Nazionale di San Luca