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Tipologia: Chiesa parrocchiale

Indirizzo

Indirizzo: Piazza di Santa Maria Liberatrice
Zona: Rione Testaccio (Roma centro)

Contatti

Telefono: 06 5750294
Twitter: twitter.com/SMLiberatrice

Orario

Per gli orari delle messe e le modalità di visita rivolgersi ai contatti indicati.

Descrizione

La sua costruzione risale ai primi del 1900 (1906-1908): Papa Pio X affidò la costruzione della chiesa parrocchiale prima ai benedettini e poi definitivamente ai salesiani che già lavoravano nel quartiere.
Il papa volle che questa nuova chiesa fosse particolarmente legata alla memoria della popolazione romana, e per questo le diede il titolo di Santa Maria Liberatrice, che era appartenuto alla chiesa omonima costruita nel XIII secolo sopra le rovine di Santa Maria Antiqua al Foro e ristrutturata da Onorio Longhi nel 1617. Le donò inoltre la venerata immagine "Sancta Maria libera nos a poenis inferni".
La storia della chiesa è riassunta da questa iscrizione posta all'interno: "Questa chiesa perpetua il culto di S.Maria Liberatrice ereditando titolo e icone dell'omonoma chiesa demolita che dal secolo XVI all'anno MDCCCXCIX tenne il luogo e custodì le memorie di Santa Maria antiqua, primo santuario della madre di Dio nel mondo".

La chiesa in stile romanico, realizzata in laterizio e travertino, fu concepita dall'architetto torinese Mario Ceradini: l'imponente facciata è suddivisa in tre portali ad arco a tutto sesto con lastre in travertino.
La sezione centrale, è ornata nella parte superiore da due grandi cerchi di marmo da mosaici che sovrastano gli stemmi di Pio X, e da una finestra polifora. Il mosaico superiore rappresenta la Crocifissione, con il Cristo vestito e ad occhi aperti, la Maddalena e S. Giovanni; alle loro spalle sono posizionati due soldati, uno con la spugna e l'altro con la lancia. Il mosaico inferiore, ricostruito nel 1924 rappresenta la Madonna fra i Santi Pietro e Paolo; palme e i fiumi simbolici ornano le raffigurazioni.
L'interno della Chiesta è suddiviso a tre navate; la pavimentazione della navata centrale è ornata da un mosaico in bianco e nero con frammenti di marmi con raffigurazioni di elementi geometrici e simboli zodiacali.

Tra il 1956 e il 1964 Luciano Bartoli realizzò l'affresco absidale raffigurate la Trinità e l'Incarnazione, le opere di misericordia, le vetrate sulla facciata e nelle navate raffiguranti i santi.

Data di ultima verifica: 13/07/22 09:40