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Tipologia: Monumenti

Indirizzo

Indirizzo: Via Luigi Luzzatti, 2
Zona: Rione Esquilino (Termini-Via Nazionale) (Roma centro)

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Orario

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Descrizione

L'ipogeo degli Aurelii, risalente al III secolo d.C., è uno dei complessi funerari più importanti della Roma imperiale. E’ stato ritrovato nel 1919 durante i lavori di costruzione di un’autorimessa. La ricchezza e la varietà delle pitture dell’ipogeo, raffiguranti scene appartenenti sia al paganesimo  sia al mondo cristiano, hanno portato gli studiosi ad affrontare problemi di interpretazione tutt’oggi irrisolti. L’ipogeo è costituito, ad un livello inferiore, da due stanze sotterranee scavate nel tufo e, ad un livello superiore, da un ambiente in muratura. Tramite una scala si accede all’ambiente superiore dove sono visibili nellenicchie ad arco varie scene: Adamo ed Eva (o Eracle nel giardino delle Esperidi, secondo una interpretazione più recente), Demiurgo e quattro figuredi docenti o filosofi che illustrano agli alunni la legge divina.  Nelle lunette sono raffigurati paesaggi dicittà. Scendendo ancora ad un livello inferiore, a sinistra della scala di accesso sitrova una sala con pavimenti a mosaico con i nomi dei proprietari dell’ipogeo. Alle pareti sono raffigurati personaggi togati (apostoli o profeti dellaChiesa) e varie scene: un personaggio con barba nell'atto di leggere un rotolo, ai cui piedi pascola un gregge di pecore (forse la rappresentazione del discorso di Cristo sulla montagna); un uomo in sella ad un cavallo lanciato al galoppo davanti a un tempio, seguito da vari personaggi ed accolto da un gruppodi persone che gli si fa incontro uscendo da una città; un personaggio intunica bianca che sembra giudicare alcune persone e, accanto alle porte della città,altri personaggi vestiti di bianco; un banchetto con tredici persone intorno a una tavola ed  una scena che raffigura  il ritorno di Ulisse a Itaca. Il soffitto è diviso in riquadri con figure togate, animali fantastici e geni enel riquadro centrale è rappresentato il Buon Pastore. Nella camera a destra le pareti sono divise in riquadri con una figura alcentro con rotolo e bacchetta in mano; al centro della volta un anziano compie esorcismi su un’iniziata assistita da una figura che regge il rotolo dellalegge. Nelle lunette delle nicchie sono raffigurate dodici persone, ed ovunquela presenza di animali fantastici, geni e pavoni simboleggia l’immortalitàdell’anima. L'uso funerario dell’ipogeo terminò con la costruzione delle mura Aureliane trail 270 ed il 275 d.C.: il complesso venne incluso all’interno della nuova cintamuraria dove per legge era vietata la sepoltura.
Data di ultima verifica: 20/03/23 11:28